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29 ottobre 2019

Combattere il cancro con l’immunoterapia: i vantaggi dell’imaging molecolare

L’immunoterapia dà speranza a molti malati oncologici che non rispondono in modo soddisfacente alla chemioterapia. Questo tipo di trattamento non è però efficace per tutti i pazienti e può anche rivelarsi dannoso. “La tomografia a emissione di positroni (PET) permette di monitorare con precisione il processo di trattamento e di valutarne il risultato” – spiega il Prof. Nicolas Aide, specialista dell’Associazione Europea di Medicina Nucleare (EANM) – “Questo metodo di imaging molecolare è di fondamentale importanza per la cura dei pazienti perché consente ai medici di distinguere chiaramente gli effetti positivi e negativi dell’immunoterapia”.

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5 giugno 2019

In un inedito “summit”, quattro associazioni internazionali di medici specialisti hanno fissato principi comuni per risolvere divergenze sulla gestione del carcinoma differenziato della tiroide

Una nuova pubblicazione scientifica ad opera dei partecipanti all’incontro fornisce linee guida cliniche e propone direzioni di ricerca per migliorare la cura del paziente.

Quattro associazioni internazionali di medici specialisti – European Association of Nuclear Medicine (EANM), European Thyroid Association (ETA), Society of Nuclear Medicine and Molecular Imaging (SNMMI), e American Thyroid Association (ATA) –  hanno di recente adottato un metodo inedito per risolvere divergenze scientifiche e cliniche nei loro settori: un “incontro al vertice” ha infatti riunito 18 fra medici specialisti e ricercatori, rappresentanti delle suddette associazioni, per discutere sulla cura di pazienti affetti da carcinoma differenziato della tiroide (CDT).

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19 marzo 2019

Combattere il cancro: una nuova metodica PET migliora la diagnosi e il trattamento di carcinomi diffusi

(Vienna, 19 marzo 2019) Nella lotta contro il cancro, una diagnosi precoce e accurata si rivela decisiva. Un nuovo tipo di tomografia a emissione di positroni (PET) permette di ottenere una diagnosi più precisa di carcinomi diffusi come quelli che colpiscono il seno, il colon, il pancreas o i polmoni. L’innovativa tecnica di diagnostica per immagini consente inoltre di rilevare il tumore e di trattarlo in base alle esigenze individuali del paziente. “Prendendo come target un particolare enzima che si trova sulla membrana dei fibroblasti associati al cancro siamo in grado di ottenere migliori risultati rispetto alle metodiche utilizzate finora”, dichiara il Prof. Uwe Haberkorn, specialista dell’Associazione europea per la medicina nucleare (EANM).

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14 dicembre 2018

Ruolo e importanza del coinvolgimento del paziente e del pubblico nella medicina nucleare

(Vienna, 14 dicembre 2018) Il progetto Coinvolgimento e Partecipazione di Pazienti e Pubblico è definito come un principio democratico fondamentale in evoluzione in cui coloro che vengono sottoposti a interventi clinici e studi di ricerca hanno il diritto di esprimere il proprio parere sul modo in cui vengono curati e sul modo in cui viene intrapresa la ricerca. Si tratta di una stretta collaborazione tra operatori sanitari, paziente e pubblico. L’integrazione di pareri e suggerimenti di pazienti e pubblico permette da un lato agli operatori sanitari di ampliare la loro visione professionale e dall’altro una migliore comprensione pratica, da parte di pazienti e pubblico, della loro condizione e dei loro bisogni. Tuttavia, il coinvolgimento nella medicina nucleare di paziente e pubblico è ancora raro.

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21 agosto 2018

Migliorare la radioprotezione medica

(Vienna, 21 agosto 2018) Le tecniche della medicina nucleare sono fondamentali per la diagnosi di un vasto numero di malattie e per il trattamento di vari tipi di cancro. Dato che la medicina nucleare è basata sull’utilizzo di sostanze marcate radioattivamente, i pazienti vengono esposti ad una certa quantità di radiazioni. Tali sostanze vengono somministrate in quantità minime e comportano elevati benefici diagnostici e terapeutici. Ciononostante, l’Associazione Europea di Medicina Nucleare (EANM) si sta concentrando in particolar modo sul miglioramento della radioprotezione medica. “Di recente, l’EANM ha dato il via ad una collaborazione con associazioni scientifiche specializzate in campi affini per effettuare una stima del rischio e promuovere una ricerca innovativa grazie alla quale sarà possibile migliorare le misure protettive. Tali sforzi comporteranno benefici enormi tanto per i pazienti quanto per lo staff medico”, afferma il Professor Klaus Bacher, esperto dell’EANM.

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19 aprile 2018

Pazienti Alzheimer: i vantaggi dell’imaging nucleare

(Vienna, 19 aprile 2018) Grazie alla tomografia a emissione di positroni (PET) è possibile diagnosticare il morbo di Alzheimer (MdA) molto tempo prima che si manifestino i sintomi, attraverso il rilevamento di beta-amiloide nel cervello. Tuttavia, poiché non sono ancora state scoperte cure per l’MdA, ci si interroga se una tale diagnosi sia realmente vantaggiosa per il paziente o non rappresenti piuttosto una fonte di angoscia. Stando ai primi risultati di un ampio studio attualmente in corso, l’imaging PET si è rivelata uno strumento utile per migliorare la gestione e la consulenza mediche per oltre il 65% dei pazienti. “I pazienti MdA traggono un comprovato beneficio dall’imaging nucleare”, dichiara la Dott.ssa Valentina Garibotto, specialista dell’Associazione Europea di Medicina Nucleare (EANM).

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16 ottobre 2017

World Spine Day 2017: l’imaging nucleare punta a individuare la causa della lombalgia

(Vienna, 16 ottobre 2017) La lombalgia è una condizione sempre più diffusa, che in molti pazienti diventa cronica procurando gravi sofferenze fisiche e psichiche. Rappresenta inoltre una delle maggiori cause di limitazione delle attività e di assenza dal lavoro in tutto il mondo, producendo enormi conseguenze di ordine economico. Fino all’80% dei pazienti affetto da mal di schiena soffre di un dolore aspecifico di cui è difficile individuare la causa. “Ma per quei pazienti in cui si ipotizza la presenza di un pain generator a monte del disturbo, le tecniche di imaging come la SPECT/TC possono aprire la strada a terapie efficaci”, afferma il Prof. Willm Uwe Kampen, specialista della commissione ossa e articolazioni dell’EANM (European Association of Nuclear Medicine, Associazione europea per la medicina nucleare) in occasione della Giornata mondiale della colonna vertebrale 2017.

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Maggio 10, 2017 

Modi innovativi per educare alla salute: cartoni animati divertenti per aiutare i bambini ad affrontare gli esami di medicina nucleare

(Vienna, 10 maggio 2017) Gli esami di medicina nucleare sono motivo di stress per i pazienti, specialmente per i bambini. Ora però sarà più facile per loro affrontare gli esami grazie all’aiuto di Sunny the Isotope, Tim the Tracer e Rob the Receptor. Questi personaggi da cartone animato sono opera di Ronald van Rheenen, specialista dell’Associazione Europea di Medicina Nucleare (EANM). Il progetto Educazione visiva da cui sono nati fornisce ai pazienti più giovani informazioni adattate alla loro età sugli esami di imaging. I bambini possono così capire con facilità e un pizzico di allegria e avventura le varie fasi della somministrazione degli esami.

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Marzo 21, 2017 

Coronaropatia: l’imaging funzionale aiuta a evitare angiografie innecessarie e a ridurre i costi

(Vienna, 21 marzo 2017) Le cateterizzazioni cardiache effettuate per verificare eventuali coronaropatie si rivelano spesso inutili e possono essere sostituite da tecniche di imaging cardiaco funzionale. È questo il risultato di uno studio su larga scala condotto di recente nel Regno Unito. “L’imaging cardiaco funzionale è meno rischioso e costoso e fornisce dati precisi e affidabili. È un buon punto di partenza diagnostico che dovrebbe fungere da ‘sentinella’ per l’angiografia”, afferma il Prof. Riemer H.J.A. Slart, specialista in malattie cardiovascolari dell’EANM (European Association of Nuclear Medicine).

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Dicembre 13, 2016 

Cancro alla prostata: individuare e debellare il tumore attraverso la medicina nucleare

(Vienna, 13 dicembre 2016) I pazienti affetti da cancro alla prostata resistenti alla terapia ormonale hanno in genere una prognosi infausta. Fino a poco tempo fa le possibilità diagnostiche e terapeutiche erano limitate, ma oggi gli sviluppi innovativi dell’imaging e delle terapie di medicina nucleare aprono scenari promettenti. Le nuove sostanze utilizzate per la PET/TC (tomografia a emissione di positroni combinata con tomografia computerizzata) non solo consentono di effettuare una diagnosi più precisa, ma offrono anche tipologie di trattamento alternative laddove altre terapie si rivelano inefficaci. “Questa possibilità offre un barlume di speranza ai pazienti che soffrono di questa forma particolarmente grave di cancro alla prostata”, dichiara il Prof. Markus Luster, specialista EANM.

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Settembre 6, 2016 

Scintigrafia miocardica: ridurre al minimo il livello di radiazioni mantenendo inalterata l’efficacia diagnostica

(Vienna, 6 settembre 2016) La scintigrafia cardiaca svolge un ruolo importante nella valutazione dei pazienti con sospetta o conclamata coronaropatia (angina pectoris, infarto del miocardio), ma espone i pazienti a maggiori livelli di radiazioni rispetto ad altre tecniche di imaging. I nuovi sistemi di rilevamento (rivelatori CZT) oggi disponibili riducono notevolmente il livello di radiazioni a cui è esposto il paziente durante una scintigrafia cardiaca. “Con questi nuovi sistemi possiamo offrire ai cardiologi informazioni cruciali sullo stato dei vasi che portano il sangue al cuore ed esporre i pazienti solo alla quantità di radiazioni strettamente necessaria”, spiega il Dott. Fabien Hyafil, specialista EANM (European Association of Nuclear Medicine).

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Luglio 26, 2016 

Morbo di Alzheimer: individuare gli ammassi di proteina tau distruttivi attraverso una nuova tecnica di imaging

(Vienna, 26 luglio 2016) Le nuove tecniche di imaging nucleare contribuiscono a individuare un fattore chiave nel morbo di Alzheimer in modo molto più tempestivo e preciso di prima. I traccianti sviluppati di recente, usati con la tomografia a emissione di positroni (PET), evidenziano gli ammassi di proteina tau nel cervello. Per la prima volta questi depositi che causano gravi disfunzioni neuronali possono essere identificati e studiati in vivo nel cervello dei pazienti affetti da Alzheimer molto tempo prima che inizino a manifestarsi importanti danni mentali. “È un passo importante verso il nostro obiettivo di sviluppare farmaci efficaci per combattere e curare infine la malattia di Alzheimer”, dichiara la Dott.ssa Silvia Morbelli, specialista dell’EANM (European Association of Nuclear Medicine).


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